L'ABBANDONO
Risveglio della ferita Tra il primo e terzo anno di età con il genitore del sesso opposto. Bambino che non si è sentito sostenuto dal genitoredel sesso opposto dal punto di vista affettivo e ne ha sofferto. Gli è mancato il nutrimento affettivo o ha ricevuto una forma di affetto o non calorosa o comunque diversa dalle sue aspettative
Maschera Dipendente
Massima paura La solitudine
Atteggiamenti e comportamenti della ferita e della maschera Il dipendente ha difficolta a fare le cose da solo e ha molta paura della solitudine. Cerca la presenza e l'attenzione. Ha soprattutto un estremo bisogno di sentirsi sostenuto da chi gli sta attorno. Soffre spesso di unaa profonda tristezza, che sia solo o no, senza sapere bene perchè. Quando è solo può accadere che pianga a lungo, in una sorta diinconsapevole autocommiserazione. Provoca in maniera inconscia dei drammi o delle malattie per attirare l'attenzione e suscitare sentimenti di pietà. Sviluppa un atteggiamento da vittima credendo che ciò che gli accade sia dovuto alla sfortuna. Stabilisce facilmente fapporti fusionali con gli altri. Sa entrare nelle loro emozioni e nelle loro sofferenze ma si serve dei problemi per ricondurre l'attenzione su di sè. Nel suo modo di esprimersi, spesso drammatico, ostenta un lato da primadonna al fine di attirare l'attenzione. Quando si trova in mezzo ad altre persone, ama parlare di sè. E' molto autoreferenziale. Si aggrappa fisicamente aagli altri. Ha difficoltà a fare o a decidere qualcosa da solo. Chiede consigli e opinioni agli altri. Può dirsi incapace di fare qualcosa non tanto perchè non ci riesca realmente, ma solo per essere aiutato. Dopodichè, è molto probabile che non segua i consiglio le opinioni che gli vengono dati perchè quello che gli interessava era solo avere l'attenzione degli altri. Se si occupa di qualcuno o gli fa un favore, è perchè spera che un giorno questi farà altrettanto con lui. Ha sbalzi d'umore: un giorno è allegro e l'altro è triste. E' facilmente destabilizzato dalle sue stesse emozioni. La difficoltà che ha nel chiudere una relazione lo induce aa fare i saltimortali pur di non stare solo. In presenza di una persona arrabbiata o aggressiva si fa piccolo piccolo e diventa un bimbo impaurito. Invecchiando è sempre più angosciato all'idea di rimanere solo. Sceglie di resistere e proseguire in una situazione difficile piuttosto che rimanere solo.
Parole ed espressioni usate spesso "Solo", "assente", "non reggo", "mi stanno col fiato sul collo", "ho lasciato perdere", eccetera.
Descrizione del corpo fisico Corpo allungato, esile, privo di tono. Sistema muscolare sottosviluppato. Braccia che sembrano troppo lunghe e che pendono lungo il corpo.Spalle spioventi. Schiena curva, che cade in avanti. Parti del corpo cadenti o flaccide. Parti del corpo situate più in bassodel normale. Grandi occhi tristi e spioventi. Vocina da bambino o lamentosa. Si appoggia spesso a qualcuno o a qualcosa. Predilige indumenti larghi, che gli cascano addosso

L'ego:

"L'ego è il più grande ostacolo alla guarigione delle ferite. L'ego è una creazione esclusivamente umana (l'insieme delle tue credenze). Si nutre della nostra energia mentale per sopravvivere e fa affidamento esclusivamente su tutto ciò che è stato acquisito nel passato. Per esempio, ogni situazione che esso considera come un pericolo (perchè così è stata vissuta nel passato) continuerà ad essere considerata un pericolo per sempre, o meglio, fintanto che noi lo permettiamo. Lego cerca costantemente di bloccare il corso delle cose, negando il cambiamento in tutti i modi possibili. Una delle sue specialità è la sofferenza. Soffre se i suoi desideri non sono soddisfatti e anche per paura di soffrire nel caso in cui lo siano. L'ego non può vivere nella realtà, dal momento che paragona tutto al mondo che si è creato, ed è convinto che quello sia il mondo reale. Se vuoi veramente ridurre le tue ferite e guarirle a poco a poco, bisogna che tu prenda coscienza dell'enorme potere e l'influenza che l'ego esercita nella tua vita".