Ernia al testicolo
Può essere collegata al fatto di non essersi sentiti accolti in quanto maschi o al fatto di sentirsi bloccati in una situazione senza via d'uscita che riguarda la propria mascolinità. Le donne che hanno vissuto situazioni dolorose nelle loro relazioni con l'altro sesso (padre, amante, marito, eccetera) tendono a far ricadere sui figli maschi questo dolore. possono mostrarsi dure nei loro confronti e, anche quando sono molto piccoli, dir loro frasi come: "Sei un buono a nulla", "Non vali niente", "Sei un asino", ecc. Può capitare che questi bambini cerchino di compiacere la loro madre, mostrandosi gentilissimi, malgrado le sue parole offensive nei confronti del loro papà e di loro stessi. La loro gentilezza puà esprimere: "Mamma, sarò così gentile che anche se sono un uomo mi amerai". Questi ragazzi presentano spesso problemi con i loro organi genitali e, da adulti possono rifiutare la madre o proiettare la loro ferita sulle donne che frequentano o che sposano. Alcuni invece continueranno a riproporre lo stesso schema della gentilezza, attirando delle donne che li feriranno, come li aveva feriti la madre. Inizialmente incasseranno la sofferenza della loro compagna, ma dopo un pò cominceranno a chiudersi, infine se ne allontaneranno per proteggersi. Mi sento forse imprigionato nel mio principio maschile della sofferenza o del controllo che una donna proietta su di me o mi impone? Ho qualcosa da perdonare alle donne? Ho bisogno di imparare ad amarmi tanto da non permettere più a nessuno di maltrattarmi? Per aiutare un bambino a guarire, la madre deve prima di tutto prendere coscienza del suo problema e parlare con lui di quello che l'ha ferita nel rapporto con gli uomini, in seguito deve chiedere scusa al figlio, dirgli che gli vuole bene e che è felice che sia un maschio .