Le ghiandole salivari sono 6: le 2 parotidi, le 2 sottomascellari e le 2 sublinguari. Hanno la funzione di secernere la saliva per mantenere l'umidità della bocca, facilitare lo scivolamento e lo scioglimento degli alimenti, permettendo di gustarli.
La saliva attiva la digestione dei farinacei e degli alimenti zuccherini. È sempre nella bocca che il sistema nervoso cerca particelle sottili di cui ha bisogno (basti pensare alla nitroglicerina usata dai malati di cuore durante un attacco, posta sotto la lingua).
Le persone depresse tendono ad inghiottire direttamente il cibo, privando il sistema nervoso di alcune piacevoli sensazioni, il che accentua il loro stato depressivo. Mangiare più lentamente e assaporare maggiormente gli alimenti può aiutare il benessere mentale.
Gustare un cibo significa gustare la vita. La perdita del gusto è spesso associata a un senso di colpa e alla difficoltà di concedersi il piacere delle cose buone della vita.
Uno dei problemi più frequenti legati alle ghiandole salivari è la parotite acuta (orecchioni), che colpisce principalmente i bambini. Gli orecchioni possono essere collegati alla collera, perché qualcuno "ci ha sputato addosso", oppure al desiderio di rispondere sputando a nostra volta, da cui l'espressione "sputare veleno".